Le domande (inevase) di Renzi a Meloni: “Perché si spiano i giornalisti?”

L’attacco a Meloni su Paragon
Un momento non casuale per chiedere spiegazioni: qualche giorno fa, i pm di Roma e Napoli hanno disposto accertamenti tecnici irripetibili sui dispositivi telefonici di sette persone, tra questi 4 giornalisti, i cui cellulari sarebbero stati “infettati”.

Matteo Renzi è tornato sul caso Paragon, l’azienda israeliana produttrice del software spia “Graphite”. Lo ha fatto ieri in Senato replicando alle considerazioni della premier Meloni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. Un momento non casuale per chiedere spiegazioni: qualche giorno fa, i pm di Roma e Napoli hanno disposto accertamenti tecnici irripetibili sui dispositivi telefonici di sette persone, tra questi 4 giornalisti, i cui cellulari sarebbero stati “infettati”.
“Se davvero contiamo di più (io non credo), perché, Presidente, da sei mesi a questa parte in questo Paese si spiano i giornalisti? – ha chiesto Renzi – Perché, signora Presidente, lei non ha chiamato il direttore, perché non ha avvertito il bisogno di chiamare Francesco Cancellato e Roberto D’Agostino per scusarsi? Non dico che li avete spiati voi, ma quantomeno voi non avete controllato che i giornalisti non si spiassero. In un Paese civile la politica non controlla i giornalisti”.
l'Unità